Disavventura di un territorio

“Sono venuto a Bari in aereo e dopo aver visitato, non senza disagi e costi elevati, Bari, Bitonto, Altamura e le altre Cattedrali e città che mi interessavano, ho chiesto come andare a Noci, una città che tu mi avevi raccomandato di visitare insieme alla Valle d’Itria. Non ci sono riuscito: il taxi mi ha chiesto somma scandalosa, un treno non c’era o, meglio, proponeva tragitto inaccettabile, un bus era così pieno di persone e di proteste sonore da non poter salirci, a piedi non era possibile perché non trovavo indicazioni di percorsi alternativi alle vie utilizzate dal traffico di autovetture e camion. E non avevo, con me, il tuo indirizzo né il numero del tuo telefono. E Noci e Valle d’Itria sono state, per me, una rìnuncia”.

Chi scrive è un professore dell’Università di Stoccolma che, rientrato in Patria e, recuperati i miei contatti (suppongo e temo che li avesse e che non abbia voluto “disturbarmi”), mi confida la sua disavventura, con una lettera che, qui, traduco.

Disavventura non solo sua, ma di un territorio bellissimo violentato da incapaci operatori ad ogni livello, da profittatori, da irresponsabili “responsabili”. Un grido di dolore, una protesta, una constatazione di tradimento che il Paese ed i suoi dintorni non meritano.

 

Nicola Simonetti

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